Il fuoco che brucia il fuoco.

Molti analizzandi e/o pazienti chiedono al loro terapeuta consigli su cosa fare per evitare di soffrire. Ma molto spesso le rispos11051900_10206011519998581_3896457631540981943_nte che vengono date dall’analista e/o dallo psicoterapeuta, sono difficili da accettare. Come scrive la M.L. Von Franz, rifacendosi al pensiero degli antichi alchimisti: ”La risposta è che il fuoco deve bruciare il fuoco”, cioè a dire che bisogna bruciarsi nel proprio fuoco ovvero nelle proprie emozioni, fintanto che queste diventano meno forti e quindi più accettabili. Ciò non può essere evitato. Non a caso il fuoco veniva usato per disinfettare; così come il corpo che alza la temperatura per tentare di uccidere un virus. Così, dobbiamo sopportare il fuoco, affinché questo non abbia neutralizzato le impurità. Occorre sopportare la sofferenza finché: “La non-conoscenza o l’umidità corruttibile sia stata consumata tutta dal fuoco”. Allora, chiedere all’analista o ad altri di risparmiarci la sofferenza con qualche tecnica innovativa, è, come afferma sempre la Von Franz: “infantile e non serve a nulla….Adottare nei confronti del paziente un atteggiamento banalmente consolatorio è un errore, perché in tal modo lo si allontana dal calore bruciante, dal luogo dove si sviluppa il processo individuativo”… e di crescita.

Dott. Marco Franceschini